La sezione Aied di Bolzano, nata nel 1973, porta il nome di Andreina Emeri dal 1992.
Andreina Emeri è morta il 30 luglio 1985, a soli 49 anni, durante una vacanza a Capo Nord. La sua vita è stata caratterizzata dall’impegno sociale e politico: consigliera provinciale e regionale dal 1983, è stata la Presidente dell’Aied di Bolzano sin dall’inizio dell’attività ed è stata una delle fondatrici del nostro consultorio, partecipando concretamente all’ideazione e realizzazione del progetto.
La sua presenza nella nostra provincia è stata significativa e poliedrica. In quanto avvocata, ha garantito una costante e preziosa consulenza legale alle donne, e ha gestito l’assistenza legale del Centro Casa, un’istituzione sindacale che da sempre supporta chi affronta difficoltà abitative. Il suo impegno femminista ha lasciato un’impronta indelebile nei movimenti per i diritti delle donne e contro ogni forma di discriminazione. Andreina era madre di quattro figli, di cui due gemelli, e ha sperimentato in prima persona la molteplicità delle sfide che le donne affrontano quotidianamente.
La sua forza e tenacia è stata di riferimento e sostegno in tutte le situazioni in cui si è impegnata. Affetti, amore, figli, lavori di cura e professionali, impegni pubblici e privati costituiscono la multiprofessionalità delle donne, riflettere su queste pluralità era allora ed è oggi all’ordine del giorno.
Noi, che abbiamo avuto la fortuna di conoscerla e frequentarla, abbiamo sofferto profondamente per la sua prematura scomparsa. Per ricordarla, abbiamo deciso che nel sito del consultorio trovi spazio il libro che è stato scritto a più mani nel 2005 e che con il contributo di tante persone traccia una sua biografia. Il consultorio, nonostante i cambiamenti interni e esterni in oltre 50 anni di attività, si riconosce ancora nella volontà originaria di Andreina e del gruppo femminista Kollontaj. Per questo pensiamo sia fondamentale, per chiunque lo desideri, comprendere le radici profonde della nostra identità e il motivo per cui abbiamo scelto di intitolare a lei la nostra Sezione Aied.